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Weekend In Villa -2- La Piscina
di giorgal73
31.10.2023 |
7.139 |
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"Francesca a destra, Ely a sinistra, si impossessano degli alluci e gli fanno un salivoso pompino, poi le lingue iniziano a risalire le gambe, soffermandosi..."
La stanza che mi hanno assegnato è magnifica. Sembra di essere dentro la suite di un hotel a cinque stelle. Appena si entra dalla porta, sulla destra, c’è un piccolo ingresso con una zona bar. Sul primo ripiano ci sono una decina di bottiglie miste tra Gin, whisky, Cognac e altri liquori. Sul secondo ripiano una macchina Nespresso con una serie di cialde e sul terzo ci sono i bicchieri e le tazze/tazzine. Infine, sotto i ripiani, un mini-frigorifero con tante bevande. Appena superato l’ingresso si entra nella stanza vera e propria. Al centro c’è un magnifico letto rotondo con un mega schermo posizionato proprio davanti, poi l’arredamento viene completato da una serie di cassettiere e armadi in stile moderno, tutto di colore bianco.
Dietro al letto c’è una parete che divide la stanza in due, celando un magnifico bagno con una doccia immensa e una bellissima vasca idromassaggio.
Apro i cassetti e trovo una serie di sexy-toys, alcuni non capisco neanche come possano essere utilizzati, altri sono i classici dildi e giochini SM. Sul letto scorgo dei teli che suppongo siano per la piscina, in quanto il bagno è già fornito di tutta la biancheria necessaria. Prendo un telo e mi dirigo verso la piscina cercando di ricordarmi la strada che ho percorso prima.
Arrivo senza difficoltà all’esterno e noto subito un certo movimento. Mi sento un po’ strano a girare nudo in una casa con degli sconosciuti, tuttavia, più il tempo passa e più inizio a sentirmi confidente con la strana situazione.
La piscina è un grande fiore formato da tre cerchi adiacenti: due comunicanti tra loro formanti una specie di otto con il terzo cerchio molto più piccolo disposto al centro dell’intersezione laterale destra. La sezione più piccola non condivide il passaggio dell’acqua con le altre sezioni, ma una piccola scaletta le unisce e permette il passaggio. L’acqua all’ interno di questa parte è riscaldata, ci sono molte bocchette di immissione a pressione e dei geyser che trasformano la vasca in un grade idromassaggio con il disegno di due delfini sul fondo che si rincorrono.
Ely e Sonia sono dentro la zona idromassaggio, sembra che si stiano sussurrando alle orecchie qualche cosa, mentre fuori, su un lettino c’è Francesca che le guarda. Mi avvicino di più e mi rendo conto che le due ragazze non stanno né parlando e né sussurrando, bensì si mordicchiano le orecchie e si palpeggiano i rispettivi seni. Francesca, sul lettino, si trastulla lentamente la figa con una mano, mentre con l’altra tortura un capezzolo, tirandolo e torcendolo. Decido di rimanere in disparte, mi siedo anche io su un lettino a godermi la scena. Tutte si accorgono della mia presenza, ma nessuna di loro mi degna di attenzione o di parola, continuando i loro giochi.
Francesca si alza, noto subito un tatuaggio che le decora parte del fianco sinistro e parte del gluteo: un cobra nella foresta che mangia una mela, con degli occhi immensi e ipnotici.
Aly e Sonia si bloccano temporaneamente e la fissano sorridendo e allungando le mani verso di lei come invito a raggiungerle.
Non entra completamente in acqua, decide di sedersi sul bordo con le gambe divaricate e i piedi all’ interno dell’acqua. Le ragazze si avvicinano e iniziano ad accarezzarle le gambe e i seni.
Ely, dopo alcuni istanti, esce dalla vasca e si posiziona dietro la schiena di Francesca, si inginocchia e le afferra da dietro i seni, quest’ultima gira la testa e con la lingua invita l’amica ad assaporarla. Le due lingue si intrecciano e giocano avvinghiate tra di loro.
Sonia che si trova davanti alla vagina aperta e implorante di attenzioni di Francesca non esita nell’azione e come un piranha affamato morde, succhia e penetra a ripetizione l’antro del desiderio davanti a lei.
Il silenzio della zona relax viene turbato da gemiti e vari rumorini di risucchio che terminano solo al raggiungimento dell’orgasmo. Questo, soffocato da un bacio profondo nella parte alta da Ely e nella parte bassa il viso di Sonia viene spinto e attirato dalle forti mani di Francesca ancora di più verso la vagina gaudente, quasi a volerla far entrare, ma è un semplice invito a continuare e a non fermarsi. La ragazza però non riesce a respirare e con fatica si allontana. Termina anche il bacio.
Francesca scivola lentamente dentro la vasca e anche Ely torna dentro. La prima si posiziona al centro del terzetto e subito i suoi seni vengono attaccati dalle bocche delle altre due. Le lingue avviluppano le aureole, i denti mordicchiano e tirano i capezzoli, le labbra succhiano ogni singolo centimetro della morbida pelle.
Gli occhi di Francesca, rivolti verso il basso, incrociano quelli delle ragazze. Attimi di beatitudine e di profondo godimento vengono evidenziati e catturati da semplici gesti ed espressioni facciali. Quello più evidente è la chiusura degli occhi con relativo coricamento della testa all’indietro sul bordo della piscina e con un super sexy auto-mordicchiamento delle labbra.
Ogni tanto le lingue delle ragazze si staccano dai martoriati seni e si incontrano per baciarsi tra di loro, poi si dilettano a torturare insieme prima il capezzolo destro e poi quello sinistro. Dopo dieci minuti, Francesca unisce la sua lingua alle altre due, inizia così un Walzer di lingue che si intrecciano, tuttavia, questo è un segnale di change. Il gioco dei seni viene ripetuto prima su Sonia e poi su Ely, intercambiandosi le posizioni di volta in volta, ma rimanendo immutato il godimento e l’estasi.
Io ho l’eccitazione a mille, mi tocco, ma non voglio godere. Mi massaggio lentamente e ogni volta che sento avvicinare il piacere, mi fermo. Ciò che i miei occhi stanno vedendo, va oltre l’immaginazione; quasi un film porno dal vivo. È la prima volta in cinquant’anni che mi trovo in una situazione così eccitante e per questo la voglio prolungare il più possibile, inoltre voglio mantenermi carico per un eventuale gioco più tardi.
Sonia si divide dal gruppetto. Sale sul gradino interno della vasca e poggia le mani sul bordo andando a mettersi a novanta gradi, offre così la sua figa a chiunque voglia approfittarne. L’invito viene colto da Ely che avvicina la sua bocca e la da l'opportunità alla lingua di invadere e giocare con le grandi labbra dell’amica. Francesca non vuole rimanere estranea al gioco e con abile maestria riesce a posizionarsi a sua volta dietro Ely, con le mani sui glutei le fa ottenere una postura utile a intrufolarsi a sua volta nell’ agognata intimità che si trova difronte a lei. Viene così a crearsi un bel trenino saffico.
Le lingue intraprendono dei viaggi esplorativi dal basso verso l’alto, visitando prima la figa e poi l’ano. Le mani posizionate sui glutei aiutano l’apertura di entrambe le intime fessure delle vogliose fanciulle. Il giochino però dura poco. Sonia si mette in piedi e costringe le sue amiche a far altrettanto. Il trenino si trasforma in sandwich, le mani di chi sta dietro vanno a masturbare chi sta davanti, Francesca che è l’ultima riceve le stesse attenzioni dalla mano di Ely.
Le lingue si scambiano leccate e saliva. I colli vengono presi d’assalto e usati come piste di atterraggio, percorsi dalle lingue con lussuriosa dovizia. Anche i lobi delle orecchie non vengono risparmiati e i gemiti di tutte e tre rallegrano l’atmosfera.
La masturbazione si fa più dura e concitata.
Gli orgasmi arrivano e anche gli uccellini sugli alberi se ne accorgono.
Io inizio a soffrire, il mio sesso mi chiede soddisfazione, ma io stoico resisto.
Le tre donne, apparentemente soddisfatte continuano a scambiarsi dei baci, ora tranquilli, ma sempre profondi. Ely esce nuovamente dalla vasca, si sdraia a terra e divarica le gambe. Sonia la segue e si inginocchia a gambe divaricate sulla bocca di Ely offrendo la sua figa alla serpentina lingua desiderosa di giocare. Francesca a sua volta si sdraia a terra, poggia il ventre a terra, alza le gambe indietro incrociandole e la sua bocca va a lambire il centro del desiderio della mia compagna di giochi.
Le mani di Ely accarezzano il corpo di Sonia, le sfiorano i seni e i fianchi, tastano il sedere, aiutano la lingua che entra ed esce dalla glabra figa invadendola e stimolandola ancora di più.
Nelle retrovie la bocca di Francesca non rimane inerte, bensì con movimenti da destra verso sinistra e viceversa, perforano e massacrano la dolce fessura, mentre l’indice della mano destra entra nelle profondità anali con crudeltà.
Vedo un gioco di mani che non trova pace, perlustrano ogni parte del corpo, strizzano e stringono tutto ciò che capita a loro portata e non fi fanno mancare neanche nessun tipo di invasione intima.
Cambiano le posizioni, ma Ely rimane sempre al centro. Da dove mi trovo io, riesco a vedere perfettamente le grandi labbra di Francesca, ora a disposizione della bocca di Ely, venire stuzzicate, allungate e rilasciate da una bocca instancabile. Anche in questo caso ci sono delle dita che penetrano e soddisfano i massaggi intimi.
Il lavoro di Sonia è diverso, con una mano poggiata sul ventre e l’altra che masturba ferocemente Ely, cerca un orgasmo bagnato. Adesso i gemiti delle ragazze sono mixati alle perverse richieste di Sonia che incita la venuta della sua preda e questa non tarda a soddisfare la richiesta. Con una sincronizzazione quasi perfetta, anche Francesca viene e schizza il suo nettare tutto dentro l’assetata bocca sotto di lei.
Le ragazze con la bocca piena, si alzano e condividono con Francesca i caldi umori tramite un abile gioco di lingue e risucchi. Anche in questo caso i lunghi baci vengono interrotti dal cambio di posizione di Sonia che vuole godere a sua volta nelle bocche delle amiche, pertanto si posiziona a gambe divaricate a centoottanta gradi sul bordo della vasca.
Le amiche, intuendo il desiderio della sfacciata figa aperta, rientrano dentro l’acqua. Francesca a destra, Ely a sinistra, si impossessano degli alluci e gli fanno un salivoso pompino, poi le lingue iniziano a risalire le gambe, soffermandosi a baciare e a mordicchiare, soprattutto i retro-ginocchi. La scalata al successo termina quando la destinazione finale è a portata delle rispettive lingue. Un susseguirsi di penetrazioni linguali stimolano le pareti interne e il clitoride, non riesco a vederlo, ma immagino sia gonfio come un palloncino pronto a esplodere.
Questo cunnilingus stereo non è l’unico a stimolare il corpo di Sonia, ci sono anche le mani che torcono e stirano i due capezzoli, ognuno vittima di una indemoniata Francesca e un’indemoniata Ely. Sonia grida, gode e geme ogni volta che un capezzolo o un seno viene compresso procurandole dolore, anche gli spasmi del corpo aumentano.
Tra un grido e l’altro sento: «Vengo, vengo. Più forte! Sono la vostra puttanella ninfomane! Voglio farvi assaggiare tutto il mio miele…»
Purtroppo, non riesco a vedere quando il dolce nettare inonda le bocche, ma lo intuisco dal terremoto che percuote il corpo di Sonia e per le due donne che si avvicinano ulteriormente alla fonte della bevanda attesa, le loro mani si spostano dai seni ai glutei e serrano ulteriormente le loro bocche sul sesso grondante.
Dopo cinque minuti, Francesca ed Ely si prendono una pausa dalla figa di Sonia, ma solo per farla scivolare dentro l’acqua e condividere con la sua bocca il risultato di tanti sforzi depravatamente efficaci.
Sono stato bravo e mi sono trattenuto. Certo ho giocato e ho trastullato il mio fratellino, ma senza dargli soddisfazione. Ora è giunto il mio momento di entrare in piscina e vedere se qualche dolce fanciulla decide di darmi un premio per non averle disturbate, sperando che non siano troppo stanche. Peccato che il mio desiderio muore prima di nascere. Mentre mi avvicino all’idromassaggio, Francesca esce e si va a stendere sul vicino lettino. Le due rimaste in acqua si scambiano un quasi casto bacio ed escono anche loro e si dirigono verso la sala interna del patio.
Qualche minuto nell’ acqua calda con le bollicine, comunque, mi aiuterà a rilassami e a dare sollievo ai miei gioielli di famiglia, anche se orfani di attenzioni femminili. Pertanto, senza indugio entro in acqua. La mia pace dei sensi però ha vita breve.
Le due ragazze ritornano da Francesca, ma portano con loro dei doni. Ely ha in mano una catenella argento e due quadratini metallici somiglianti al simbolo del cancelletto presente sul telefono, nell’ altra mano invece intravedo una specie di rotella dentata con un manico, tipo quella che serve per tagliare la pasta. Sonia ha le mani libere, in compenso indossa uno strap-on con doppio dildo, uno vaginale e uno anale. Dopotutto, suppongo, che le ragazze non siano affatto stanche e che i giochi non siano terminati.
Ely si avvicina al lettino di Francesca. Si abbassa inginocchiandosi e posiziona i quadratini metallici sui capezzoli, come due cornici attorno a due opere d’arte. Successivamente noto un movimento rotatorio e capisco che i quadratini non sono altro che dei morsetti che si stanno serrando. I capezzoli stretti acquistano qualche millimetro in lunghezza, ma ora sono prigionieri e lievemente deformati. La catenella viene agganciata ai morsetti. Terminata l’operazione, Ely tira la catenella, stirando sia i capezzoli che il seno e costringendo Francesca ad abbandonare la posizione stesa per assumere quella seduta.
Sonia offre il doppio dildo alla bocca delle neo-prigioniera che inizia un’opera di lubrificazione intensa con la lingua, depositando litri e litri di saliva. Francesca, sempre tirata dalla catenella viene costretta ad assumere la posizione a pecorina sul lettino permettendo così a Sonia di iniziare una doppia penetrazione profonda e lenta.
Ely non rimane passiva, prende la rotella dentata e inizia a passarla ovunque. La rotella percorre chilometri sul corpo. Le punte affilate visitano i seni, il monte di venere, la schiena, le gambe e anche le braccia. Ogni loro passaggio crea dei brividi di piacere che esternano la loro potenza tramite i convulsi gemiti originati anche dalla profonda intrusione intima.
«Sonia, ti prego aumenta la velocità e schiaffeggiami le natiche!»
Vedo e sento il ritmo aumentare. I gemiti si trasformano in urla profonde e roche. Ely concentra i passaggi della rotella sui seni che tiene in tensione tramite la catenella. Il rumore delle sculacciate si sincronizza con l’ecosistema godurioso creando un perfetto connubio tra piacere e dolore.
Quindici minuti sono stati necessari per soddisfare il bisogno di Francesca. L’orgasmo giunto con brutale bellezza e coinvolgimento l’ha quasi fatta svenire.
Sonia esce da lei e le permette di stendersi di schiena sul lettino totalmente fradicio del piacere ottenuto. La catenella e i morsetti però rimangono a loro posto.
Francesca, con un gesto fa avvicinare Ely e le sussurra qualcosa all’ orecchio. Poi si allontana e viene verso di me.
«Ti è piaciuto lo spettacolino? Francesca mi ha chiesto di condurti nella stanza dei giochi per farti assistere ad un altro spettacolo e questa sera a cena le confesserai quale ti è piaciuto di più tra i due»
«Scusami il gioco di parole, ma lo spettacolino è stato spettacolare! Non so come siete riuscite ad andare avanti per oltre tre ore. Ne sono uscito io distrutto e non ho fatto nulla, figuriamoci voi!»
«Dai esci che ti aiuto ad asciugarti e andiamo dentro.»
Ti ringrazio di aver letto il mio racconto fino alla fine. Nella speranza che ti sia piaciuto, ti invito a votarlo e se ti va anche di lasciare un piccolo commento. Non sono uno scrittore professionista e la mia presenza su questo portale alla fine è solo un altro modo di essere un po' esibizionista; pertanto, mi fa molto piacere ricevere dei feedback. I miei racconti sono frutto delle mie esperienze, potrebbero essere considerati dei diari, ma non sono dei semplici resoconti, ogni tanto vengono conditi anche da un po' di fantasia per renderli più accattivanti.
Sono sempre alla ricerca di nuove esperienze e ispirazioni, se volete mi potete contattare via mail [email protected] o anche su telegram come giorgal73 per fare proposte, suggerimenti o commenti. Ogni tanto aiuto anche qualcuno di voi a mettere per iscritto le proprie avventure/esperienze, non le pubblico sul mio account come miei racconti perché sono i vostri e non mi sembra corretto, vi chiedo solo di citarmi e magari darmi l’amicizia.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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